Le vostre recensioni (Reviews)

Vi ringrazio dei vostri commenti e delle recensioni che gentilmente mi avete spedito.

I messaggi ricevuti dagli amici, clienti e visitatori, per me sono di gran sostegno e guida, in questa mia iniziativa. Vi sarò grato se mi spedirete nuovi messaggi ad info@fayaz.it .

I vostri commenti ed ogni altra informazione, saranno rigorosamente riservati. Solo con la vostra esplicita autorizzazione, saranno pubblicati in queste pagine.
Hossein – Fayaz Torshizi

Lerici, La Spezia, Italia, 10 gennaio 2023.
Buongiorno signor Fayaz, La ringrazio per la meticolosità e professionalità con le quali ha periziato il mio tappeto antico; sono molto soddisfatto del lavoro da Lei svolto. Grazie.
Sig. Micheloni , Lerici.

Milano, Italia, 9 gennaio 2023.
Gentile Sig. Fayaz,
Grazie infinite per la professionalità , la costanza e la precisione, con cui ha stilato la perizia dell’arazzo e la dovizia di particolari inseriti nel suo sito.
Grazie ancora e buona serata.
Cordialmente.
Patrizia S.

Provincia di Brescia, Italia, 16 novembre 2022.
Buongiorno,
la ringrazio per l’accuratezza e la minuzia con cui ha effettuato la perizia.
Resto in attesa delle rimanenti copie e con l’occasione le porgo cordiali saluti
Gilda A.

Varsavia, Polonia, 24 luglio 2020.

Buongiorno Sig. Fayaz,

ieri mi hanno consegnato il tappeto, dal vivo è molto più bello che in foto, sono veramente soddisfatto.

Grazie mille per il suo prezioso aiuto e per la sua ottima perizia, le auguro il meglio e spero avremo ancora occasione di collaborare, con frutti altrettanto buoni.

Un cordiale saluto,

D. D.

Varsavia, Polonia, 24/07/2020, ore 13:57.

Provincia di Padova, Italia, 6 gennaio 2020.

Gentile signor Fayaz,
La ringrazio tantissimo per la sua disponibilità, almeno adesso abbiamo le idee più chiare.
Visto che il valore dei due tappeti non è così alto, credo che non potremo fare altro che metterli in vendita sui normali siti di scambio e mi auguro che qualcuno li voglia comprare.
Ovviamente non Le recherò altro disturbo ma, se Le capitasse per caso di sentire qualcuno interessato, le sarei molto grata se mi avvisasse..anche una piccola cifra in questo momento è gradita.

Le auguro tante cose belle, se lo merita.
Buona serata
LAURA
Provincia di Padova, Italia, 6 gennaio 2020, 17:44.

Sicilia, Italia, 20 aprile 2019.

Egregio Sig. Fayaz avendo avuto l’onore di conoscerla di persona, non posso che recensire la mia opinione circa la sua accuratezza, cortesia, competenza con cui esegue in modo ineccepibile le perizie. Il lavoro che le ho incaricato di svolgere è stato al quanto lungo, ha richiesto tempo e lei pazientemente è riuscito a concluderlo con grande professionalità; ma la cosa che più mi ha soddisfatta è stata la sua capacità di dare al manufatto, un’anima, con magnifiche e dettagliate note, hanno reso il tappeto in stile arazzo ancora più affascinante.
Congratulazioni.

Sig. Scotto
Sicilia, 20 aprile 2019, 0re 16:23.

Vicenza, Italia, 10 dicembre 2018.

– Gentile Signor Hossein Fayaz Torshizi,
Buona sera.
Non mi aspettavo una risposta così esaustiva… è stato gentilissimo!
Il tappeto apparteneva ai miei genitori e ricordo, appunto, veniva usato in sala da pranzo.
Dovendo liberare l’appartamento dove viveva mamma mi sono trovato di fronte ad un dubbio… lo regalo o lo vendo? E se lo vendo, quanto posso chiedere?

Non potevo chiedere parere a professionista migliore. Grazie.

A. A.
Vicenza, 10 dicembre 2018, 0re 18:32.
Inviato da iPhone

Roma, Italia, 22 ottobre 2018.

– Gentile Signor Hossein Fayaz Torshizi,
la ringrazio di nuovo di tutto: per l’interesse ed il tempo che ha dedicato ai miei tappeti; per l’accuratezza e la professionalità che ha dimostrato nella ricerca e valutazione durante tutto questo tempo trascorso “insieme”, sia pure virtualmente, (se mi concede l’espressione..) ed infine per la squisita gentilezza nei nostri rapporti via web.
Mi sarebbe piaciuto conoscerla di persona, ma siamo molto distanti…
Ovviamente, se dovessi in futuro venire da quelle parti (Rimini – Riccione – Cattolica), sarà per me un piacere incontrarla e magari trascorrere qualche minuto insieme. Oltre tutto lei credo sia circondato da tappeti bellissimi!!
Spero che prima o poi qualcuno si interessi ai miei tappeti… e magari possano un giorno andare a far bella mostra di sè in qualche salotto..
La ditta che li ha presi per pulirli non me li ha ancora riportati; mi auguro che tornino a casa in tutto il loro splendore, rinnovati e profumati come meritano di essere!
Grazie ancora, mi è piaciiuto molto parlare con lei… Spero di risentirla e, per ora, le auguro una bella serata!
Maria Grazia Bove – Roma.

Roma, Italia, 17 gennaio 2018.

– Il Signor Fayaz è persona estremamente disponibile e gentile.
Serio Professionista altamente preparato; lo consiglio vivamente per valutazioni e perizie di tappeti e tessuti.
prof. Egon Mariconda – Roma.

Magreglio, Como, Italia, 27 ottobre 2017.

Gentilissimo Signor Fayaz Torshizi,
non posso fare altro che ringraziarla per la sua Squisità gentilezza e della grandissima professionalità.
Spero di riuscire a concludere la vendita e sono certa che Lei sarà disponibile nell’indicarmi un corretto acquirente.
Ho altri 2 tappeti che vorrei Lei sottoponesse a perizia virtuale, sono ancora imballati, non appena metterò mano a quegli scatoloni sarà mia cura inviarle foto ed informazioni.
Nel frattempo la ringrazio ancora molto per la sua disponibilità Nell’attesa di risentirci presto le porgo i miei più cordiali saluti.
Federica Spiller
Magreglio, Como, Italia.
Inviato da Libero Mail per iOS

San Vito al Tagliamento, Pordenone, Italia, 5 febbraio 2017.

Il 05/02/2017 21:39, Elisa ha scritto:
Volendo fare stimare un tappeto orientale aggiudicatomi ad un asta di cui sapevo origine ma non il valore né il significato dei simboli sopra annodati mi sono rivolta via mail al Signor Fayaz Torshizi Hossein che dopo alcuni giorni di mail con richiesta di foto e notizie dettagliate sul manufatto e ricerche mi ha inviato una perizia virtuale (scritta) completa, soddisfacente e molto interessante.
Elisa Cotti Cometti
San Vito al Tagliamento, Pordenone, Italia.
Inviato da iPhone

di Gianpaolo Ferrara

Voto 5 Stelle http://ilmiolibro.kataweb.it/images/star.jpghttp://ilmiolibro.kataweb.it/images/star.jpghttp://ilmiolibro.kataweb.it/images/star.jpghttp://ilmiolibro.kataweb.it/images/star.jpghttp://ilmiolibro.kataweb.it/images/star.jpg

Le ragazze afgane

Un testo coinvolgente, scritto bene, veramente bello.

domenica 24 agosto 2014 commento alla 1a edizione.

Commento alla pubblicazione dell’edizione cartacea de “Le ragazze afgane” di Hossein Fayaz sul portale: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=921000

di Metella Rossi

Voto 5 Stelle

Il manuale dei tappeti

Prezioso per chi li ama o li ha acquistati. Prezioso anche per chi li vende. L’esperienza enciclopedica di Hossein Fayaz si denota in ogni pagina di questo indispensabile libro di cultura e di consultazione. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere. Metella Rossi

giovedì 14 agosto 2014 commento alla 1a edizione

Commento alla pubblicazione dell’edizione cartacea de “Il manuale dei tappeti” di Hossein Fayaz sul portale: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=64754

di Gesualdo Sanneris (gesuo)

Voto 5 Stelle

il manuale dei tappeti

Un libro doppiamente d’amore.

sabato 20 giugno 2009 commento alla 1a edizione

Commento alla pubblicazione dell’edizione cartacea de “Il manuale dei tappeti” di Hossein Fayaz sul portale: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=64754

di alan_3

Voto 5 Stelle

Il manuale dei tappeti

Prezioso manuale non solo per l´acquisto di queste opere squisitamente artigianali ma anche per conoscerne la storia ed i piccoli segreti.

domenica 4 gennaio 2009 commento alla 1a edizione

Commento alla pubblicazione dell’edizione cartacea de “Il manuale dei tappeti” di Hossein Fayaz sul portale: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=64754

Cattolica (Rimini), 15 novembre 2008
La civiltà dei tappeti nella capitale della Valconca

Sessantacinque anni ben portati, Hossein Fayaz giunse in Italia nel 1967 per frequentare l’Università, dove conobbe la moglie Wanda Vandi.
Dal 1972 svolge la propria attività nel settore del commercio di tappeti orientali a Pesaro e in provincia di Rimini.
Dal novembre 1981 è iscritto all’albo dei periti ed esperti di arazzi e tappeti nazionali ed Esteri istituito presso la Camera di Commercio.
Nel 1981 ha terminato la stesura del libro “Il Tappeto Persiano: cultura e società orientale a casa” in lingua italiana. È autore di molti libri ed articoli in lingua italiana e persiana (farsi).
Insomma, la capitale della Valconca, è anche centro mondiale di un oggetto utile che è un capolavoro.
Tratto da “La Piazza di Rimini” – Giornale di Morciano
Novembre 2008

Penne – Pescara, 9 dicembre 2005

Buongiorno Signor Fayaz,

apprendo con malinconia la chiusura della Sua prestigiosa attività che solo il pensionamento Le impone. Allo stesso tempo è un piacere sapere che sarà possibile anche in futuro poter dialogare con Lei.

Cordialità

Antonio Fattore

Da Lo Specchio della città, il periodico per la provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro, ottobre 2004, anno 8, numero 80. www.lospecchiodellacitta.it

Come nasce un tappeto persiano “pavone di Fayaz”?

I titolari della Ditta H&W FAYAZ, Hossein e Wanda Fayaz Torshizi importatori di tappeti persiani in Italia, hanno servito dal 1972, le popolazioni delle due province di Rimini (Miramare di Rimini Viale Coira, Riccione Viale Gramsci, Morciano di Romagna Via Roma) e Pesaro (Piazzale Primo Maggio, il primo negozio specializzato di tappeti orientali aperto a Pesaro nell’aprile del 1974), e dal 2000 a mezzo internet (www.fayaz.it) a livello nazionale, offrendo la migliore qualità del tappeto Persiano Orientale al migliore prezzo di mercato. In questi anni, più di 5.000 clienti Italiani e di alcuni Paesi Europei hanno posto la loro fiducia nella loro azienda, perché hanno avuto il modo di constatare, che svolgono il loro lavoro con tanto amore e perizia. Il loro obbiettivo non è soltanto vendere i tappeti, ma creare un rapporto costante con la clientela, ed offrire un servizio di qualità per i prodotti. Hossein Fayaz dal 1981 è iscritto al Ruolo dei Periti ed Esperti di tappeti ed arazzi nazionali ed esteri istituito presso la Camera di Commercio di Pesaro ed attualmente in quella di Rimini.

Attualmente la Ditta H&W FAYAZ svolge la sua attività oltre che a mezzo di Internet con la sede ed un negozio in comune di Morciano di Romagna, Via Roma, n. 51. Questo negozio verrà chiuso a fine dell’anno. Continuerà la sua attività nella sede di Via Raffaello, n. 7.

Hossein Fayaz ci racconta la storia di come nasce un tappeto persiano ai tempi nostri. “Alla fine degli anni settanta, nel nostro negozio di Pesaro ho conosciuto il Vecchio Capitano Martoscia. Mi ha proposto un affare, che ho accettato subito. Aveva un bellissimo arazzo di seta indocinese che aveva acquistato ad Hanoi durante uno dei suoi viaggi nel 1929.

Nel campo dell’arazzo dominava un bel pavone seduto su un albero in fiore. Sembrava un vero pavone, tutto ricamato con delle sete fini e pregiate in tante tinte: avorio, turchese,verde, nocciola, marrone chiaro e scuro, blu chiaro e scuro, rosa, oro.

Il pavone, anche se un uccello del sub continente indiano, però resta molto famigliare a noi persiani, chi sa perché? Forse, per il trono del pavone che dai temi dell’Imperatore Nader Scià (1730-1747) era la sedia dei Re persiani. Comunque, il pavone è un uccello talmente bello e magico, che tutte le volte che lo guardi ti incanta.

Nella mia collezione personale, avevo un tappeto persiano, Esfahan, fine e pregiato, annodato a mano su un telaio verticale con l’ordito e la trama di seta ed i nodi di una lana rara e costosa unicamente persiana chiamata “Kork”, che ha la finezza e lucentezza della seta e resistenza della lana. Disegno medaglione centrale floreale con un splendido bordo decorato con le palmette Scià Abbasi del motivo “Herati”.

Pensavo, quanto sarà bello se un giorno si potrà realizzare un esemplare con il bordo di questo Esfahan ed il campo di questo arazzo Hanoi. Due esemplari, esperessioni dell’arte Medio ed estremo oriente asiatico.

Ai fini degli anni ottanta, con aiuto dei miei fratelli Abbas, Ingegnere ed Ali Geometra, tutti due di mestiere industriali del settore di tondini e fili di rame, abbiamo trasformato la nostra casa paterna a Kashmar (Iran), dove eravamo nati tutti, in un laboratorio artigianale di tappeti persiani, moderna come struttura e tradizionale come metodi di lavorazione.

Era arrivato il momento di realizzare il mio pavone. Per il primo passo, mi ha aiutato un artista italiano. Il fotografo Franco Leonardi dello studio Leon di Pesaro. A fotografare il pavone e l’Esfahan. Inseguito, con un fotomontaggio maestoso a qui tempi, creare il progetto di una preghiera con il bordo del tappeto ed il campo dell’arazzo. Risultato, il pavone ed alberi fioriti di Hanoi al centro, incorniciati nel bordo elegante dell’Esfahan.

Questo esemplare come tutti altri tappeti prodotti nel laboratorio di famiglia sono firmati Fayaz, in lingua farsi (persiano), in tinta nera sul fondo beige, in un cerchio nero, al centro della cornice esterna del lato alto d’ogni esemplare e progressivamente numerati nell’angolo di sinistra in alto con i numeri persiani (arabi) in colore nero. La firma, che è un marchio commerciale, e il numero, che è un codice progressivo in ordine di produzione (ogni numero corrisponde ad un fascicolo contenente tutta la storia di quel tappeto, ed i suoi autori che rimane gelosamente conservato nell’archivio del laboratorio Farsh Reza di Kashmar), assieme ai materiali usati, tinte uniche naturali, disegni particolari ed il nodo singolo Takbaft, rende inconfondibile “il tappeto persiano Kashmar firmato Fayaz”.
La densità di nodi è: di 600 in un metro lineare, e 360.000 in un Mq. (42 Raj in 7 cm.), con il nodo Persiano a filo unico (Farsibaft e Takbaft).
I materiali usati sono: le lane e sete pregiate di Khorassan (Mashhad) sull’ordito di cotone ben ritorto, tinteggiati, completamente, con coloranti naturali (tinte vegetali ed animali). La dimensione di questo tappeto è di cm. 150 per cm. 100.”

Da L’Ape del Conca, il periodico di informazione della Valle del conca, Morciano di Romagna (Rimini), dicembre 2002, numero 4.

Riscoperta e restauro di un tappeto antico Persiano Tabriz a Morciano

In seguito alla perizia di un lotto di tappeti orientali appartenenti ad una famiglia Morcianese, il perito estimatore di arazzi e tappeti Persiani Hossein – Fayaz Torshizi, ha rilevato che uno degli esemplari presi in esame era particolarmente vecchio e raro nel suo genere.

Tale tappeto, fu acquistato negli anni settanta ad un’asta di Bologna. Nel certificato di autenticità dell’atto di vendita, gli organizzatori dell’asta, avevano indicato il termine generico Tabriz antico, senza per altro specificare, data o periodo di annodatura.

Hossein Fayaz, attraverso un’accurata ricerca ed esame del tappeto, ha stabilito, che l’esemplare, apparteneva al periodo della seconda metà dell’ottocento. Quindi, il tappeto aveva una età tra cento trenta e cento quaranta anni. Considerando che i tappeti, al contrario dei mobili e dei quadri che vanno appoggiati e fissati sul muro, vengono stesi sui pavimenti, e quindi calpestati tutti i giorni, questo esemplare,nel suo genere, rappresentava una rarità. Infatti, secondo una normativa comunitaria, i tappeti, superando gli ottanta anni, sono considerati antichi. Anche, perché l’esposizione per un periodo così lungo ad uso e consumo logora decisamente il tappeto.

Dietro richiesta dei proprietari, Hossein Fayaz ha accettato l’incarico del restauro del tappeto. L’operazione ha richiesto l’impiego di alcuni mesi di lavoro paziente, non sempre facile, e duro. IL lavoro è stato eseguito nel negozio dei Fayaz a Morciano, in Via Roma, numero 51, nel massimo rispetto delle tecniche e materiali naturali usati all’era di realizzazione del tappeto e con un massiccio ripiego dei suoi filati.

Il restauro è consistito nella ricostruzione delle cimose, delle catenelle a doppio nodo da ambedue le parti delle frange, dell’angolo destro in alto di circa trenta centimetri quadrati (cm. 6 X cm. 5), dell’ordito e trama di nove piccole zone danneggiate del diametro di circa tre – quattro centimetri presenti nel campo del tappeto e del vello nelle zone mancanti.

Questo esemplare, molto fine, con 420.000 nodi asimmetrici (Farsibaft) in un metro quadrato,realizzata interamente in pura lana su ordito e trama di cotone, esprime l’arte millenaria del tappeto floreale Persiano. Il suo disegno è curvilineo, con medaglione centrale e quattro cantonali, il motivo di campo, flora, palmette di Loto, rosette e ramoscelli di Herati. La bordura è formata da tre fasce e d’una lavorazione esterna, tutte e quattro, ed in particolare la fascia centrale è a motivo rosette e ramoscelli di Herati.

Particolarmente belle sono le sue tinte naturali: Beige dorato di fondo, blu scuro, blu chiaro, marrone chiaro, Hennè, verde oliva, giallo oro e rosa, resi tenui e riposanti dal passare del tempo.

Questo tappeto, per amore verso gli oggetti rari ed antichi, va esteso in un angolo della casa meno trafficata, o meglio ancora, come arazzo, appeso al muro.

Attos Berardi

Penne – Pescara, 27 novembre 2002

Egr. Signor Hossein Fayaz

abbiamo ricevuto il tappeto ordinato. Le confermo che è molto bello.

Grazie e al prossimo acquisto.

Cordialità

Antonio Fattore

Francesca Napoletano

Agnone – Isernia, lunedì 20 maggio 2002

Complimenti per la professionalità.

Trasparente, chiaro, completo, cortese e dettagliato è il modo in cui Vi presentate.

E’ un esempio di dignità professionale altissima, che raramente è possibile trovare. Dignità di chi ama il proprio lavoro.

Complimenti, continuate così perché possa diffondersi la cultura della correttezza.

Dott. Gian Luca Marinelli

Zibello – Parma, 24 marzo 2002

Gent.mi Sigg.ri Fayaz, ho acquistato un Vs. tappeto Nain Tabas (Persia),sono molto soddisfatta per la qualità e la fattura e per i magnifici disegni e colori di grande raffinatezza ed effetto.

Isabella Frati

Torino, 10 dicembre 2001

Gent.mo Signor Fayaz,
mi è stato regalato un tappeto acquistato attraverso il suo sito e, seppur inizialmente perplessa e diffidente, ho dovuto ammettere la grande professionalità che la distingue.
Non solo il tappeto corrisponde a quanto illustrato sul sito ma anche la gentilezza e cortesia dimostrate dopo la vendita sono state una piacevolissima sorpresa.
Spero che metterà nuove fotografie di tappeti afgani vecchi quanto prima e comunque è sempre un piacere fare un “giro” di cultura tra le varie sezioni del suo sito internet.
Ancora ringraziamenti

Lorena Parravano – Torino

Bologna, 12 novembre 2001

Gentile Signor Fayaz,
le scrivo per acquistare una copia del suo libro, se fosse ancora disponibile. Da qualche settimana appena mi interesso di tappeti e la cosa sta diventando una specie di chiodo fisso. Mia moglie mi guarda strano, quando le parlo di nodi e lane e trame e tribù etc. Non mi è mai successo di volermi INTENDERE di una cosa quanto questa. Cosa mi affascina? La bellezza dei manufatti. Il lavoro che contengono. La difficoltà del giudicarli e valutarli e attribuirli a questo o quel periodo/luogo. La loro preziosità. Per estensione, i luoghi e i popoli da cui provengono. La lingua, addirittura.
Un altro strano sintomo – non rida, se può – è che più che comprarli, i tappeti, amerei VENDERLI. E faccio tutt’altro mestiere, naturalmente. Tanto per dire.
Questa specie di “crisi” si cura studiando, credo: ecco il perché della mia richiesta.
Grazie per avermi dato retta, e complimenti per il sito (che ha gettato altra benzina sul fuoco del mio interesse)

Augusto Macchetto
Macerata, 9 maggio 2001

Caro Hossein, ho visto casualmente il tuo sito già da alcune settimane. Sono rimasto molto piacevolmente sorpreso, sia per la sua completezza, ma soprattutto perché piacevole alla consultazione ed alla lettura. La scoperta mi ha reso però felice soprattutto perché mi ha ricordato una forte amicizia, che ha ormai una consuetudine pluridecennale. Ci siamo conosciuti da giovani studenti ad Urbino ed ho visto poi crescere anno per anno la tua passione per i tappeti della tua terra, per la loro rappresentazione storica e sociale. Anche nei dieci anni di mia permanenza all’Università della Calabria non potevo far altro che vederti intento a costruire progetti di presentazione agli italiani di un particolare prodotto persiano, quali sono i tappeti. Come sai io oggi insegno Sociologia del Lavoro ed ho acquisito l’abitudine di vedere, dietro i prodotti e le merci, il lavoro che li hanno realizzati. Per questo la tua attività l’ho sempre vista come quella di diffusore della particolarità del lavoro, che è dietro la confezione di un tappeto, invece che quella di un semplice commerciante. Che tu certamente non sei. Anche per tutto questo ho avuto grande piacere nello scoprire il tuo sito e ti assicuro che cercherò di visitarlo attentamente. Sperando di poterti incontrare presto, dopo aver scelto un tappeto tra i tanti presentati nel catalogo che hai preparato, ti invio i più fraterni saluti anche da parte di Donatella ed anche ovviamente per la cara Vanda,

Nedo Fanelli
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MACERATA
DIPARTIMENTO DI STUDI SU MUTAMENTO SOCIALE
ISTITUZIONI GIURIDICHE E COMUNICAZIONE
Via Crescimbeni 14- 62100 Macerata – (prof. Nedo Fanelli)

Rieti, 28 Aprile 2001

E’ sempre con piacere che torniamo a Morciano per far visita ai nostri amici Wanda e Hossein e per passare i pomeriggi a “sfogliare” cataste di fantastici tappeti orientali. Tra un thè e l’altro si discute sui disegni, sulle trame, sulla storia dei vecchi e dei nuovi prodotti a cui Hossein riesce a dare un’anima e nei quali si riconosce l’identità di un popolo. Un’esperienza sempre straordinaria che ripetiamo volentieri due o tre volte l’anno e, sempre, è come fare un lungo viaggio nelle lontane terre d’oriente guidati dalla cultura e dalla sapiente professionalità di Hossein. E spesso torniamo a Rieti con un nuovo acquisto, ogni volta con la promessa a noi stessi che deve essere l’ultimo: abbiamo la casa troppo piccola…..Promesse di marinaio!

Vi abbracciamo,

Riccardo e Elvia

Riccardo Appolloni, Dottore Agronomo

Via A. Comotti 6 – 02100 Rieti

Tel. 0746 271242

e-mail: riappo@tin.it

Pesaro, 25 Aprile 2001

L’amico dei tappeti

Chi è ? – chiese mia moglie – Hossein Fayaz, l’amico dei tappeti – risposi. Ora ti spiego: prima il nome, poi la famiglia di appartenenza, poi Torshizi (di Torshiz ?) il luogo di provenienza, come nelle favole antiche, come ai tempi del tappeto volante.

Così è cominciata la conoscenza in casa mia, dopo una escursione in montagna e dove non si capisce se l’amicizia fosse riferita all’uomo o al tappeto. Il fatto è che non è facile distinguere le cose davanti ad una persona che accosta naturalmente il lato umano a quello professionale. Lui non se ne accorge perché è fatto così da molti millenni; siamo noi gli spiazzati perché ormai assuefatti alla volgarità del quotidiano, sia detto nel migliore dei significati. Non volle accettare niente, non era l’ora adatta né per mangiare né per bere; recitavo un cerimoniale antico come la sua terra, io lo sapevo e lui lo sapeva. “Però accetterò un bicchiere d’acqua” mi disse “per portare fortuna alla casa”. Questo non lo sapevo, già, deve essere stato così nell’alba dei tempi, fortunata quella casa dove è piacere alleviare la sete, e dove gli ospiti non temono di bere!. I Persiani saranno anche stati guerrieri, al tempo di Ciro il Grande, ma ora sono sicuro che, una volta conquistate le città, entrarono bussando alla porta e pulendosi i piedi, cercando di non disturbare. Questa è la disposizione di Hossein verso il prossimo, che osserva e non giudica. Non mi chiese mai se avessi bisogno di un tappeto, anche se di questi capolavori sapeva tutto e ne poteva parlare per ore, come parlasse di un amico. Nei suoi tappeti non vedi soltanto i colori e la trama, riconosci il tatto delle mani che hanno lavorato per anni, avvezze al gesto abituale ma con lo sguardo perso dietro all’emozione di un’arte antica, dietro ai sogni che quei tappeti non porteranno mai a compimento. Sembrano tutti uguali ma provate a trovarne due identici, come per gli occhi di tutte le donne che li hanno accarezzati.

Mi piace conoscere gli stranieri, li ascolto e li osservo per capire cosa ci accomuna, ma anche ciò che ci divide dalle nostre radici: le radici, se perseguite tenacemente, sono l’alibi del nostro razzismo. Hossein, iraniano, non parla mai male del suo paese, nella buona o nella cattiva sorte, ma nemmeno falsamente bene. Non ha la sicurezza anglosassone, non la presunzione latina, né la noncuranza talvolta arrogante dell’americano. E’ schivo come lo sono gli arabi, ma non è sospettoso come loro. Conosce la storia antica e la politica moderna; se vuoi un’analisi obiettiva della situazione italiana devi chiederlo a lui. Parla e capisce molte lingue, ma la sua cultura non la mette sulla bilancia; sa che è un peso morto se non te ne accorgi da solo. Me ne sono accorto quando eravamo insieme davanti alle sepolture di due caduti del ‘15 – ’18: un calabrese e un ungherese. “Vedi” dicevo “entrambi si sparavano addosso e non sapevano perché, che gliene poteva fregare a loro di quel picco?”. Se lo stanno ancora chiedendo nell’eternità di quelle montagne, forse vanno a spasso insieme sui crinali candidi, sotto le stelle, finalmente liberi dall’odio su commissione. Era d’accordo, ci capivamo e non poteva venire da più lontano ad interrogare le dolomiti. Parlava di Aristotele, della filosofia salvata dalle loro traduzioni, ma anche dell’acqua, delle proprietà del succo di melograno che sono agli antipodi di quelle del miele. Gli amici ci guardavano poco convinti, che ci prendessimo in giro?

Parlavamo delle stelle marine, disse che era il motivo centrale di un tappeto: poteva esserlo ma non era vero. Ce la metteva lui la stella marina, perché da poeta avrebbe desiderato che ci fosse; da artista era affascinato dal suo colore. Io scherzavo: non è simmetrica, non ci può stare, fa ammattire il tessitore. La rende lui simmetrica; che ne sai cosa c’è nell’immaginazione di un tessitore persiano?

Questi sono i suoi tappeti: la ricognizione dei nostri sogni raccolti nella sequenza di geometrie ripetitive che non conoscono i numeri, riassunti in una teoria di colori, rassicuranti nella morbidezza del tatto. Ora sono tangibili, ma basta guardarli e la mente si perde di nuovo verso altri sogni.

Perché solo l’infinito appaga l’uomo che per fortuna finge di non sapere che non lo avrà mai.

Dicono che siamo lontani millenni, Hossein ed io, ma il suo tappetino di preghiera davanti al mio caminetto, guai a chi lo tocca.

Giuliano Angelucci da Santa Colomba (aprile 2001)

Ing. Giuliano Angelucci
ange@datagest.it

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Tel 0721.37.03.50 Fax 37.03.03
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datagest@datagest.it

Pesaro, 24 Aprile 2001

Caro Fayaz,

Sebbene ci vediamo più di rado di un tempo la nostra amicizia è sempre forte.E’ passato molto tempo da quando ci siamo conosciuti e ha sempre apprezzato, nella tua vita e nel lavoro la tua grande onestà che in un paese come il nostro è una qualità sempre più preziosa

Tu sai che la mia casa è piena di tappeti che ho scelto da te, aiutato dalla tua profonda cultura in materia, dalla tua esperienza, dal fatto che appartieni ad un popolo che da millenni produce queste opere d’arte. Io i tappeti li considero sempre tali. Se penso a quanta fatica vi è incorporata, quanto grande è la pazienza, l’abilità dei ragazzi e delle donne che vi hanno lavorato mi domando come fanno a costare così poco.

Ho visitato il tuo sito e vedo con piacere che ti sei adeguato alle nuove tecnologie. Complimenti.Proprio in questi giorni ho pensato di venirti a trovare per cambiare il tappeto che ho nello studio con un’altro di colore diverso.

Cordiali saluti a te e alla tua famiglia

Sen. Emidio Bruni

Via Fulvi 10 Pesaro

Pesaro, 8 Gennaio 2001

Egr. Sig. FAYAZ
Sono molto soddisfatta del mio acquisto tramite il suo sito Internet.
Il tappeto è molto bello e arreda in maniera completa il mio salotto.
Cordiali saluti.
GABRIELLA POLVERARI. PESARO

Pesaro, 8 Gennaio 2001

Gent.mo Sig. FAYAZ
Il tappeto da me acquistato, è molto piaciuto a mia moglie, anzi, spero che,
non si colleghi con lei troppo spesso, perché purtroppo ci sono ancora molti
pavimenti scoperti!
Al piacere di incontrarci di persona, cordiali saluti.
ANTONIO MORGANTI – PESARO

Milano, 14 Dicembre 2000

Egr. Sig. Hossein Fayaz
grazie ai Suoi consigli e alla Sua competenza
ho potuto scegliere un tappeto che mi soddisfa pienamente.
Pertanto La ringrazio.
Prof. Ennio Vicario
20146 Milano
envic@liberi.it

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