Sino a non molto tempo fa il tappeto orientale, al pari dei gioielli, era il sogno proibito di quasi tutte le donne, un oggetto dal prezzo elevato che al massimo si poteva ammirare nei film, sulle riviste, nelle fotografie scattate in casa di personaggi famosi.
Oggi, per nostra fortuna, i prezzi sono molto più abbordabili e il tappeto sta diventando un bene disponibile per un numero crescente di famiglie.
Ma l’aumento della domanda porta con sé anche i problemi legati alla contraffazione del prodotto, e sempre più spesso persone di pochi scrupoli mettono in circolazione tappeti prodotti in serie nell’industria spacciandoli per autentici.
Logicamente la maggiore preoccupazione di ogni acquirente, di fronte a un tappeto orientale, verte su un unico problema: “Come posso essere certo che sto trattando un tappeto originale (e perciò annodato a mano), e non ho di fronte una ben riuscita imitazione fatta a macchina?”
In questa breve guida tenterò di darvi una serie di consigli utili proprio per non andare incontro a sorprese sgradevoli.
Vi spiegherò innanzitutto come si annoda un tappeto, poi quali sono le sue caratteristiche e i “difetti” dovuti alla manifattura a mano; in seguito come lo si deve trattare per conservarlo “integro” come al momento dell’acquisto, e infine vedremo dove vi conviene acquistare per essere certi di aver speso bene i vostri soldi.
Hossein Fayaz, nato in Iran, è un ex importatore diretto di tappeti orientali, autore di numerosi libri ed articoli che da quasi cinquant'anni vive in Italia.
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